Ricorre il primo compleanno del ponte ciclopedonale sull’Ete Vivo inaugurato il 16 marzo 2024. Un’opera di successo che ha unito due sponde con la ciclopedonale, permettendo di connettere le strutture turistiche tra i comuni di Fermo e Porto San Giorgio. Un’opera pubblica strategica e importante per il territorio che ha sancito una fratellanza tra Fermo e quello che era nell’antichità il Porto di Fermo, ovvero Porto San Giorgio.
Il ponte
Il ponte moderno è messo in risalto dai proiettori Platek che uniscono natura, design e tecnologia. Progettata dallo studio Arkteam Architetti, l’opera urbana costituisce un raccordo strategico per sanare la distanza fisica di due città confinanti e garantire una mobilità sostenibile e in sicurezza.
Un passo importante verso la Ciclovia Adriatica che terminerà tra qualche anno. Aspettiamo ora la conclusione del ponte sul Chienti tra Porto Sant’Elpidio e Civitanova Marche.
Scheda progetto
Progetto:Ponte Ciclopedonale sull’Ete Vivo Progettista: Arkteam Architetti Luogo: Fermo e Porto San Giorgio Committente: Comuni di Fermo e Porto San Giorgio Anno: marzo 2024
Inaugurazione ponte ciclopedonale tra Porto San Giorgio e Fermo in presenza delle autorità, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il sindaco di Porto San Giorgio Vesprini e di Fermo Calcinaro, il prefetto, il presidente della Provincia di Fermo Ortenzi, Guido Castelli ed il Rev.do Mons. Rocco Pennacchio che lo ha benedetto. Presenza inoltre delle bande di Fermo e Porto San Giorgio, la FIAB e le varie autorità. Un sogno diventato finalmente realtà 🚶♂️🚶♀️🚴♀️🚴♂️
Monsignor Pennacchio: tra ponti e pontificato
Monsignor Pennacchio fa una bella metafora e parla di ponte il cui termine è presente anche in pontefici. Sono necessari ponti e pontefici per unire i popoli che troppo spesso alzano muri.
Ponte Ete Vivo inaugurazione – Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli
Doppia degustazione con i sapori del mare
Doppia degustazione culinaria: dal lato di Porto San Giorgio cozze e vongole mentre dal lato di Fermo pesce fritto e dolci. Oggi 16 marzo 2024 è una data storica che tutti ricorderemo. I vivi complimenti agli architetti per questa grande opera.
Progettazione: Arch. Alessio Marini, Arch. Andrea Chiappetti di Arkteam ArchitettiProgramma Operativo Regionale (POR) Marche FESR 2014/2020: interventi per lo sviluppo della mobilità ciclopedonale, completamento della Ciclovia Adriatica.
Differenze tra le due sponde
La parte di Porto San Giorgio è turisticamente ed esteticamente più sviluppata mentre dal lato di Fermo nella località di Marina Palmense si notano subito delle lacune estetiche. Quello che più fa pavento è però un vecchio capannone prefabbricato con la copertura di eternit. Ora come sia possibile che sia ancora lì non lo sappiamo.
L’eternit che nelle nostre case hanno fatto togliere e smaltire è lì presente a pochi metri dal ponte dove tipicamente è arieggiato e sollecitato dalla salsedine corrosiva del mare. La sua pericolosità è legata al fenomeno di sgretolamento e relativo rilascio nell’aria alle cosiddette polveri sottili che possono essere inalate da una persona.
Purtroppo i danni sono molto rilevanti qualora queste polveri sottili arrivino nei polmoni come del resto confermano tanti studi scientifici dai quali sono emerse correlazioni tra l’amianto e l’insorgere di patologie. In passato questo materiale veniva utilizzato principalmente come isolante oppure per realizzare i tetti.
Un cazzotto su un’occhio e un pericolo sull’ambiente e sulla salute delle persone che transitano da quelle parti dato anche il particolare posizionamento con aria salmastra sempre in azione. Ci auspichiamo che si intervenga.
Il primo impatto è un po’ tipo “Benvenuti al sud” ma i miglioramenti arriveranno.