Best of the Apps – Discovery permette di scoprire ed esplorare, attraverso percorsi trekking e mtb, i luoghi più suggestivi di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, fornendo mappe GPS e informazioni preziose sui luoghi d’interesse vicini al percorso.
ORGANIZZA IL VIAGGIO
Dividi il percorso in tappe programmando le soste nei punti di ristoro e nelle strutture di pernottamento segnalate lungo il cammino.
Monasteri, eremi e abbazie millenarie che costellano il territorio dell’Appennino, rendendolo un unicum per la straordinaria armonia tra ambiente naturale e opera dell’uomo.
Natura: non solo grotte, parchi naturali e scorci spettacolari, ma anche animali e piante che creano un ecosistema ricco e complesso.
Siti storici e archeologici di grande valore culturale.
Scoprire i prodotti tipici del territorio che saranno segnalati nell’apposita sezione.
Puoi partecipare agli eventi vicini a te, contribuendo a valorizzare paesi, borghi e città che si fanno promotori di tante iniziative come sagre, mostre, convegni e spettacoli.
Puoi inoltre condividere un tratto di percorso con i camminatori che incontrerai lungo il viaggio così da rendere memorabile la tua esperienza: dall’APP vedrai anche chi sta compiendo il tuo stesso tragitto.
L’idea è quella di seguire la via dei sentieri dello spirito, contribuendo a rafforzare movimenti già avviati in modo spontaneo da anni. L’obiettivo del progetto Best of the Apps è quello di ripartire dal territorio, rilanciando e promuovendo i luoghi dell’Appennino recentemente colpiti dal sisma.
Infernaccio Gorges (in italian Gola dell’Infernaccio) is perhaps the most famous, spectacular and sought-after destination of Sibillini National Park in Montefortino territory. It’s a natural gorge formed by Tenna river, located between Priora Mount and the Sibyl. From this place, rich in history and legends, you can take an excursion walking many paths and tracks of various degrees of difficulty and reach places such as the the San Leonardo hermitage, and continuing Rio Waterfall or arriving to Sources of Tenna (Capotenna).
“PISCIARELLE”: AN ITALIAN CURIOUS NAME OF THE SMALL WATER FALL
At the beginning of the path that leads to the entrance of the gorge, you will cross the water streams that descend from Zampa Mount, form the famous “Pisciarelle”:
a small cascades where drops of water that fall from the rocks above form a curious effect similar to a huge shower. On sunny days its rays pass through these drops creating a spectacular play of colors unimaginable and indescribable and the moss attached to the rocky wall is an intense green that seems almost fake. Small wonders of nature that we advise you to observe and enjoy while fully enjoying the benefit that these will give you.
Here the sounds of nature are symphonies and marvelous harmonies: the murmur of the river that suddenly emerges from mysterious meanders, which flows among the stones and juggles in this impervious gorge, the flow of streams and small jumps of the small waterfalls that are heard in distance will be the background of your journey. During the winter season the area is at high risk of avalanches because of its conformation and it is therefore inadvisable to go into late spring.
It is possible to reach the InfernaccioGorges placing car (along the brecciated road) after Rubbiano city. You can place your camping tend in green waypoint and then go walking to “Pisciarelle” or continue further with the car up to the signs.
After you arrived to Pisciarelle you cross the wooden bridge (now is absent destroyed by debris fallen from the mountain after the earthquake) to reach the other side of the river and you start to climb the trail that winds through the woods and through the narrow and impressive gorge.
Along the Tenna river, the trail continues towards the sources of the river or, following the wooden sign, goes into the centuries-old beech forest to the San Leonardo Church (about 1:30hstarting from the begin) reconstructed on the pre-existing remains by the Capuchin friar Armando Lavini, better known as Pietro Father (1927 –2015); which, starting from the ’70s, undertook the work of restructuring alone and with inadequate instruments. From Pisciarelle you can see, and sometimes enter in, a tunnel that was constructed to arrive directly in San Leonardo Church and allow supplies to the hermit Pietro.
ITINERARY INFERNACCIO GORGES + SAN LEONARDO CHURCH
Location: just 12 km from Montemonaco (AP) and 6km from Montefortino (FM)
Length of the route: about 9.5 km
Altitude: Departure at mt. 900 s.l.m. Arrival at mt. 1150 s.l.m.
Difficulty of the route: Easy. For hikers and families with children
Duration of the Itinerary: about 1:30 hrs (Outward journey) + about 1:30 hrs (Return)
Recommended Period: from April to November (In winter it is very dangerous for avalanche risk)
ITINERARY INFERNACCIO GORGES + SAN LEONARDO CHURCH + RIO FALL
Length of the route: about 12.5 km
Altitude: Departure at mt. 900 s.l.m. Arrival at mt. 1190 s.l.m.
Difficulty of the route: Moderate.
Duration of the Itinerary: about 2 hrs (Outward journey) + about 2 hrs (Return)
Intro – Questi luoghi sono difficili,impervi,isolati;viverci costava e costa tuttora molta fatica, forse più nell’antichità rispetto ad oggi. Nonostante tutto,proprio nel loro passato si colloca il picco di crescita demografica. Negli anni trascorsi furono paesini molto vitali,costruiti appositamente in punti strategici sulle vie di comunicazione più importanti. Con il passare del tempo tutta l’area montana iniziò a spopolarsi e nacque un flusso sempre più florido verso la costa,lasciando dietro di se come degli indizi sul come si viveva e quanto fosse difficile farlo.Stiamo parlando dei borghi dei Monti Sibillini.
La conformazione geologica della catena dei Monti Sibillini, la vegetazione e molti aspetti interconnessi possono essere compresi ascoltando gli esperti in materia:
Queste foto risalgono al 06/03/2016, quando esplorammo con le guide escursionistiche abilitate AIGAE, Nicola Pezzotta e Stefano Properzi, le frazioni del Montegallese, ovvero Interprete, Colle,Casale Vecchio, Casale Nuovo, Colleluce, Collefratte, Astorara, nomi particolari semisconosciuti alla storia contemporanea. Se vi recate in questi luoghi, passeggiando in silenzio noterete le chiavi lasciate sui portoni, i garage ricolmi di salato a stagionare, i macchinari spaccalegna semi-abbandonati, le case disabitate e un’arietta fine ricca di ossigeno incanalarsi nel sentiero da percorrere mentre il vostro sguardo tentando di inseguire l’orizzonte si perde sino al mare. Un silenzio assordante piomba nella testa, il calpestio di gruppo intona una melodia d’insieme come a ridar vita al tempo passato.
Il vento gelido accarezza la pelle, risveglia il profumo della natura, ci ricorda che non siamo soli ma viviamo in simbiosi. Ogni cambiamento genera mutamento,ogni disboscamento genera distruzione.
Il percorso si distende tra i borghi,le rovine,le fonti d’acqua, i torrenti e la ricca vegetazione del Parco Nazionale dei MontiSibillini artisticamente bella e al contempo complessa.
Gli alberi mostrano la loro grandezza, il loro vissuto, la loro essenza.
L’escursione prosegue fino alla chiesa di Santa Maria in Pantano o chiesa delle Sibille (oggi distrutta dal violento terremoto del 2016), che purtroppo non fu possibile visitare all’interno per via delle solite lungaggini burocratiche necessarie per richiedere le chiavi. Un vero peccato visto che ora le pitture sono andate completamente distrutte. Prendendo la cartina in mano ci troviamo esattamente qui (link a google maps), proprio vicino alle pendici del Monte Vettore:
Immersi nel bosco:
Alcune informazioni su questa chiesa le potete trovare al seguente link
Immagine della chiesa distrutta dopo il sisma
Si procede costeggiando i numerosi torrenti che vanno a formare il Fluvione,
risalendo e passando vicino ad un antico mulino, dove è possibile scattare anche una bella foto di gruppo:
Una storia particolarmente interessante è quella di Casale Vecchio (1018 mt. s.l.m a 5 km dal Capoluogo Balzo), uno di quei paesi dei Sibillini devastati dalle valanghe che rovinosamente precipitavano dalla montagna. Il paese fu integralmente ricostruito nelle vicinanze in zona più sicura a cui fu dato il nome di Casale Nuovo. Per un fatto del tutto fortuito (molti abitanti erano riuniti per vegliare una bambina morta la sera precedente), morirono solo 8 persone. Nello stesso inverno del 1934 altre valanghe investirono Rubbiano (11 morti) e Bolognola (19 morti), già devastata da una precedente valanga nel 1930, offrendo tristi occasioni di riflessione sull’abitudine al disboscamento selvaggio. Ciò che è rimasto in piedi di Casale Vecchio sono solamente un paio di casette ma verso valle è possibile intravedere numerose pietre(di origine calcarea)delle costruzioni abbattute e le fondamenta o mura limitrofe del paese.
I ruderi della valanga di Casale Vecchio
I ruderi della valanga di Casale Vecchio
I ruderi della valanga di Casale Vecchio
I ruderi della valanga di Casale Vecchio
I ruderi della valanga di Casale Vecchio
Conclusione – Non so cosa la gente trovi di bello in quei “mostri” chiamati grattacieli come a New York dove il caos,la frenesia e le luci psichedeliche della pubblicità portano alla pazzia dell’essere. Sta di fatto che abbiamo un tesoro immenso in casa e molte volte soggiogati dalla nebbia dell’isteria non riusciamo neanche a vederlo. Apprezzare la natura significa apprezzare noi stessi,il nostro futuro,la nostra sopravvivenza.
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Spaccato a metà si mette a nudo alla terra,vuole avvolgere e proteggere l’uomo al suo interno,quello stesso uomo che ogni giorno cerca di distruggerlo ed abbattere i suoi fratelli.Lui può resistere,lui ha radici grandi in grado di sostenerlo e sostenere quel fango nemico dell’uomo.
Foto scattata nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini