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Gravel Marche – 300 bike tour ed escursioni

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Il futuro è gravel

Dal 2018 il gravel è sulla bocca di tutti gli appassionati di ciclismo nel bel paese, ed è spesso motivo di discussione. Per alcuni la gravel bike è l’ibrido per eccellenza, il simbolo a due ruote di libertà. Per i puristi stradisti invece è un mezzo inutile dalle prestazioni mediocri su strada e fuoristrada. Ma negli ultimi anni molti di loro si sono ricreduti passando al “lato oscuro” del gravel.

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Ferrovia Porto San Giorgio-Amandola Amandola Cicloturismo nelle Marche Porto San Giorgio Prov Fermo

Ferrovia Porto San Giorgio-Amandola: il tracciato

Ferrovia Porto San Giorgio-Amandola: il tracciato – Un ottimo lavoro di squadra ha permesso la ricostruzione del tratto ferroviario Porto San Giorgio-Amandola in forma digitalizzata e condivisa. Ci troviamo nella Regione Marche, zona sud vicino alla costa adriatica. Prima dello sviluppo del trasporto su gomma vi era una ferrovia che collegava il mare con i monti, ovvero la città marinara di Porto San Giorgio con quella montana di Amandola. Poi nel 1956 venne dismessa.

Ferrovia Porto San Giorgio-Amandola – La linea ferroviaria dismessa

La linea, della lunghezza di 56,92 km, era a scartamento ridotto da 950 mm, armata con rotaie da 21 kg/m su traversine di rovere, e, all’attivazione, con trazione a vapore; vi erano utilizzate delle locomotive Mallet di costruzione Borsig. A partire dal 1928 venne convertita a trazione elettrica a corrente continua alla tensione di 2.600 volt a cura del Tecnomasio Italiano Brown Boveri [1].

Il primo treno la percorse nel 1908 mentre l’ultima corsa venne fatta nel 1956 e prima di essere totalmente smantellata. Oggi rimangono solamente le stazioni tutelate dai Beni Culturali, molte delle quali sono state o si stanno ristrutturando.
Il sogno è quello di realizzare una metrotranvia di cui parleremo sotto.

L’ingegner Ernesto Besenzanica: il progettista

Ernesto Besenzanica
Ernesto Besenzanica

Ernesto Besenzanica (Milano, 1864 – Milano, 1940) è stato un imprenditore e ingegnere italiano, particolarmente noto per aver prima progettato e poi costruito, con società di cui era socio e dirigente, numerose ferrovie sia in Italia che in Europa.

Nel 1903 l’ingegnere Ernesto Besenzanica rielaborò il progetto della Ferrovia Porto San Giorgio-Amandola, adeguandolo alle innovazioni tecnologiche del tempo e iniziandone i lavori di costruzione nel 1905: la linea venne inaugurata il 14 dicembre 1908, mentre la diramazione per Fermo venne aperta nell’estate dell’anno successivo.

Nel 1905 fu incaricato del progetto della Ferrovia Sangritana che realizzò una volta ottenuta la concessione ministeriale come titolare della Società Anonima per le Ferrovie Adriatico Appennino (FAA) nel 1909; la linea entrò in esercizio nel 1915 nella sua interezza; il suo tracciato collegava, per un totale di 148 chilometri, Marina San Vito (frazione di San Vito Chietino) a Castel di Sangro.

A piazzale Flaminio ove è ubicata la stazione da dove partono ed arrivano quotidianamente migliaia di viaggiatori, è possibile scorgere, entrando, sull’atrio della stazione, una statua di travertino bianco, essa raffigura l’ingegnare Ernesto Besenzanica, il principale ideatore e realizzatore di questa ferrovia, colui che prevedendo lo sviluppo di Roma, progettò in galleria la prima parte del tracciato urbano. La statua ha per sfondo una lastra  con rappresentato l’intero tracciato della ferrovia con gli stemmi di Roma, Civita Castellana, Viterbo.

Metrotranvia Mare Monti: lo studio di fattibilità

Viene proposta da associazioni locali una greenway che connetta Porto San Giorgio ad Amandola recuperando ove possibile ed opportuno il tracciato dell’antica Ferrovia, con una via di trasporto su rotaia connessa alla viabilità ordinaria e ciclabile (in corso di progettazione) in modo da costituire la spina dorsale di un sistema provinciale di mobilità sostenibile.

I mezzi e le fermate dovranno infatti consentire l’uso intermodale, consentendo il trasporto di bici e coordinandosi con i servizi su strada, anche on demand, verso le diramazioni del percorso (periferie di P.S. Giorgio e Fermo, borghi collinari, siti di interesse culturale).

La Metrotranvia potrà servire molteplici bisogni ed utenti, modulando la sua configurazione su tratti con diverse caratteristiche socio-demografiche: P.S.Giorgio-Campiglione; Campiglione-Servigliano; Servigliano-Amandola. Sarà possibile realizzarne la costruzione per stralci.

Un’alta frequenza dei viaggi, specie nelle zone a più forte densità abitativa e di servizi, dovrà consentire di attrarre flussi di mobilità pendolare per l’accesso ai luoghi di lavoro, studio e ai servizi (si pensi in particolare al nuovo ospedale) con evidenti vantaggi in termini di riduzione dell’inquinamento chimico ed acustico e del rischio di incidenti sulla già congestionata Faleriense. L’infrastruttura si presenta come un forte attrattore di flussi turistici, sempre più orientati all’attraversamento sostenibile e consapevole del territorio. Può essere inoltre un fattore decisivo per il ripopolamento e rilancio delle aree interne, anche per la creazione di indotto turistico e commerciale lungo il percorso. Sull’asse in questione insistono infatti moltissimi siti di interesse culturale e naturalistico.

I benefici

I benefici e l’utenza attesa vanno valutati non limitandosi alla domanda attuale, ma includendo quella generata nel lungo termine, tenendo conto di obiettivi generali ragionevolmente attesi, quali l’aumento delle presenze turistiche e della popolazione delle zone interne, e il declino dell’auto privata conseguente a nuovi stili di vita e mobilità. L’evoluzione tecnologica in corso, il rapido avvento della trazione elettrica e quello prospettico dell’idrogeno consentono di ipotizzare notevoli risparmi rispetto alla modalità ferroviaria tradizionale.

Per agevolare e rendere più efficace lo studio di fattibilità sono a disposizione dati e studi provenienti da iniziative analoghe già realizzati (la ferrovia Trento-Malè e quella Merano-Malles, la Genova- Casella, la Foggia-Lucera, la Brescia-Edolo). La nostra iniziativa si inserisce inoltre in un quadro di rilancio delle ferrovie locali promosso dall’ Unione Europea, il PNRR, le Comunità locali e la Regione.

L’accelerazione del percorso verso la transizione ecologica, a livello nazionale ed europeo, non può trovare le Marche ed il Fermano impreparati. Investimenti importanti come questo hanno bisogno di tempi lunghi per la progettazione esecutiva e il reperimento di risorse, la cui disponibilità potrebbe venir meno in caso di inerzia. Occorre scongiurare il rischio di una rapida “saturazione nefasta” del territorio, cioè che nei prossimi si investa, per inerzia culturale ed abitudine, solo in nuove strade, aggravando il carico ambientale, degradando il territorio e diminuendone l’attrattività.

La ferrovia Porto San Giorgio-Amandola non si dimentica: diventa meta cicloturistica

Una ferrovia scomparsa da oltre mezzo secolo è diventata oggi una meta cicloturistica mare-monti da percorrere per riscoprire la bellezza della natura. Un progetto di rivalutazione del territorio budget free su idea promossa da appassionati, cittadini, privati, associazioni ed enti locali.

È stato possibile ricostruire un pezzo importante della storia per mezzo di piattaforme condivise come Google My Maps e Komoot. Un contributo prezioso è stato ricavato dal sito ferrovieabbandonate.it, dalla pagina dell’enciclopedia libera Wikipedia e dai singoli cittadini insieme alle associazioni locali.

Il tracciato della ferrovia Porto San Giorgio-Amandola

Riceviamo e ringraziamo la Community di Gravel Marche e gli autori che hanno contribuito alla sua realizzazione. Nella mappa sono raffigurate le stazioni, il percorso ed i punti di interesse.

Il tracciato realizzato è il più fedelmente possibile all’originale, ma essendo principalmente su strada, prossimamente ci dicono gli autori con cui spesso ci confrontiamo digitalmente per via delle tematiche affini, ne verrà realizzato un altro con strade secondarie per gli amanti dell’avventura e dell’off-road.
Se credi nel progetto e vuoi condividerlo i cicloturisti te ne saranno grati!

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Libro la vita dietro il filo
La vita dietro il filo: storia ed evoluzione del campo di prigionia PG70

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Città di Fermo Bicicletta Cicloturismo nelle Marche Strade di Marca

Cicloturismo alla scoperta di Fermo – Bike Tour 🚲


Il cicloturismo a Fermo, una città situata nella regione Marche dell’Italia centrale, offre diverse opportunità interessanti per gli amanti delle due ruote. Fermo è immersa in un paesaggio collinare e offre sia percorsi ciclabili sulla costa che itinerari più impegnativi nell’entroterra.

Cicloturismo a Fermo

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Parchi Pubblici Cicloturismo nelle Marche Strade di Marca

Monte Cacciù – Meraviglioso


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Filosofia gravel Cicloturismo nelle Marche

Il Gravel sfida gli stradisti – Inedito

Il Gravel sfida gli stradisti

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Azienda Agricola Maria Pia Castelli Aziende Monte Urano Cicloturismo a Monte Urano Cicloturismo nelle Marche Influencer delle Marche

Maria Pia Castelli – Marche Wine Tour

Maria Pia Castelli Wine – Un tour turistico nelle vie del vino alla scoperta dei vigneti, boschi e strade bianche. L’MPC Wine Tour permette di connettere alle due ruote il sapore della campagna, dei mesi autunnali e dell’inizio invernale. I colori si tingono di arancione, le foglie cadono, la natura cambia volto e la si assapora nel suo lento mutamento.

A fare da cornice la città di Monte Urano che si erge dall’alto del colle e guarda verso il duomo di Fermo, la città di Sant’Elpidio a Mare, Torre San Patrizio e l’intera vallata.

L’uva nel territorio può muovere un nuovo Movimento Turismo del Vino nelle Marche diffuso, in grado di attrarre sempre più esperti, appassionati del settore ma anche curiosi che vogliono trascorrere una giornata diversa tra vigneti e calici con assaggi di prodotti locali. Il territorio marchigiano ha bisogno di puntare sulla destagionalizzazione in grado di offrire una maggiore potenzialità attrattiva agli occhi dei turisti anche stranieri che vogliono visitare i nostri splendidi borghi immersi tra le dolci colline della Provincia di Fermo.

Maria Pia Castelli

L’Azienda Agricola “Maria Pia Castelli” propone vini pregiati prodotti artigianalmente, con uve selezionate e con i migliori strumenti, in un perfetto connubio tra tradizione e innovazione. L’azienda nasce nel 1999 dalla passione e dalle mani esperte del padre di Maria Pia, Erasmo Castelli, con il preciso intento di produrre vini di alta qualità.

Da allora l’azienda, guidata da Maria Pia Castelli e dal marito Enrico Bartoletti, ha saputo raggiungere nel giro di pochi anni altissimi standard qualitativi, affermandosi nel mercato nazionale e internazionale come una delle proposte più interessanti nel panorama dei vini del piceno. Un tradizione familiare che stanno tramandando nelle generazioni.

Marche Bike Wine Tour

Il bike tour è la dimostrazione di come si possa valorizzare un territorio conciliando insieme il settore vitivinicolo con quello cicloturistico attraverso lo sviluppo di movimento del turismo del vino nelle Marche. Un’opportunità di destagionalizzazione che è possibile grazie alle temperature sempre più miti.

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Cicloturismo nelle Marche Gravel

Le Marche in bike – Promozione turistica della Regione Marche

Video realizzato durante il percorso della ciclovia adriatica registrato con la dashcam Drift Ghost XL montata sul posteriore. In particolare è stato registrato il tratto di Civitanova Marche. Il progetto di promozione del territorio in bici Strade di Marca“, in collaborazione con Seremailragno.com e Gravel Marche, nasce perché crediamo fortemente nello sviluppo del turismo rurale ecosostenibile a piedi e sulle due ruote.

Consigliare, condividere e mostrare i tracciati per espandere la rete di conoscenza sulle due ruote dei posti più belli della Regione Marche con stradine spesso inesplorate immerse nella natura ma anche porti, borghi, abbazie, monasteri, boschi, fiumi, laghi e normali strade asfaltate. Effettuando il login ed accedendo nella sezione “Esplorazioni” del menu, troverete tutti i percorsi mappati sino ad oggi in una raccolta unica nel suo genere che è stata creata con duro impegno e dedizione per gli amanti dell’outdoor.

Le Marche in bike

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Cicloturismo nelle Marche Anelli cicloturistici Mogliano Petriolo Strade di Marca

Strade di Marca – 1° Anello Maceratese e tesori nascosti

STRADE DI MARCA – Anello di Monte San Giusto, Mogliano, Petriolo, Abbadia di Fiastra, Corridonia, Montegranaro

Volevamo esplorare con un’uscita cicloturistica l’interno Maceratese nei suoi sali-scendi più emozionanti per portare avanti il progetto Strade di Marca, alla scoperta dei tesori nascosti delle Marche. Siamo così saliti sulla bici gravel pedalando sotto gli ultimi sprazzi del cielo estivo. Prima di partire però qualche goccia di Dry Lube della Mac-Off in modo da lubrificare per bene la catena, riducendo così attrito ed usura.

Settembre ed Ottobre sono i mesi migliori per le gravellate, perché il caldo ancora tiene bene ma non è soffocante come il periodo estivo e l’atmosfera diventa magica per via delle colline mutanti. Cambiano colore grazie agli alberi piangenti della loro folta chioma ingiallita. Il paesaggio si trasforma come nei quadri ad acquarelli di famosi pittori settecenteschi, in colori tendenti all’arancione (come fai a non amare questo splendido colore?).
Le strade bianche ideali per le gravellate ed il terreno battuto diventano pane per i nostri denti e la fatica viene spazzata via dalla bellezza dell’atmosfera CO2 free.

Mogliano – I tesori nascosti delle Marche

Le strade di Mogliano permettono di assaporare al meglio le colline, il paese merita di essere visitato (questa volta abbiamo svoltato prima ma ce lo siamo ritrovati davanti come si vede nel video ed è magnifico per come è arroccato verso l’alto). In particolare una Chiesa completamente isolata ci ha lasciato a bocca aperta per la posizione immersa nella natura e per le dimensioni ridottissime. Parliamo della Chiesa della Madonna dei Prati.

I tesori nascosti delle Marche

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Cicloturismo Regione Marche
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