Ordine Futuro e Aries O.N.P. presentano a Civitanova Marche, presso la biblioteca comunale S. Zavatti, il libro DONNA RACHELE MIA NONNA la moglie di Benito Mussolini. Interverranno l’autrice Edda Negri Mussolini e la relatrice Jeanne Dante.
L’evento
Sull’evento sono sorte molte proteste dal web anche per via della scritta provocatoria presente nella locandina PER NON DIMENTICARE.
Officina Popolare Jolly Roger
È nato un’incontro organizzato dall’ANPI alle ore 20 davanti al monumento della resistenza di via Gramsci e un contro-evento denominato Mobilitazione antifascista organizzato dall’Officina Popolare Jolly Roger che si esprime scrivendo:
Ancora una volta l’organizzazione neofascista guidata dal terrorista nero Roberto Fiore cerca spazi di agibilita’ politica nella nostra citta’ ,stavolta mascherandosi da associazione culturale.
Magari la nipote del duce venisse a raccontarci che la Nonna era una privilegiata quando le condizioni della Donna sotto il fascismo erano pessime ,magari!Sappiamo solo che questo e’ l’ennesimo tentativo di rivalutare figure e momenti storici per assolvere dalle responsabilita’ personaggi che fino all’ultimo sono stati carnefici e aguzzini.
Ancora una volta le istituzioni antifasciste di questo paese cedono alle lusinghe di organizzazioni squadriste e xenofobe.
L’Amministrazione Ciarapica per l’ennesima volta si rende protagonista di oltraggi alla Costituzione.
E’ inaccettabile che si lasci spazio a queste provocazioni e per questo chiamiamo tutte le anime e organizzazioni Antifasciste di questa Citta’ e non solo a fare fronte comune e mobilitarsi in occasione del 2 dicembre!!I compagni e le compagne dell’ O.P. Jolly Roger
Aries risponde
Comunicato stampa in risposta a quanto apparso nei media locali nei giorni scorsi a firma Centro Sociale Jolly Rogers di Civitanova Marche relativamente alla presentazione del libro “Donna Rachele, mia Nonna. La moglie di Benito Mussolini” in programma a Civitanova Marche il 2 dicembre 2017.
Apprendiamo con giubilo e sollievo le urla dei soliti sconosciuti contro la presentazione del libro di Edda Negri Mussolini. Finalmente, dopo anni, sappiamo che quella (per fortuna!) sparuta parte di italiani (sebbene vogliano non esserlo), rimasta ferma agli anni di piombo (o forse addirittura prima) non è scomparsa.
Proprio quando stavamo per annotarne l’estinzione, scopriamo che sono ancora capaci di battere un colpo. Non per portare un contributo concreto ad una causa, certo che no; bensì, per essere sempre e solo “anti”.
Ipotizzavamo che avessero raggiunto le loro creazioni mitologiche in qualche mondo metafisico (e politically correct), oppure che si fossero autoconfinati in un novello “soviet – Eden”, senza proprietà privata (tanto si sa che i conti correnti possono ben stare in qualche atollo sperduto), diritti paritari per quasi tutti (tranne che per chi osa dissentire), amore e sballo libero (ottimi metodi per tamponare il vuoto da anomia). Invece eccoli qua, col loro carico d’odio, la solita spocchia, la tradizionale baldanza.
Ci accusano di portare alla ribalta, di nuovo, il Fascismo.
Imputazione indimostrata ed indimostrabile.
Cominciamo col dire che si tratta di una iniziativa che parte da noi, non da Forza Nuova, con l’aiuto nell’organizzazione della costola culturale Ordine e Futuro. Scarsa, quindi, l’attenzione di chi oggi ci attacca, anche perché, a ben vedere, non è la prima volta che il Comune di Civitanova Marche offre i propri spazi, su nostra richiesta, alle varie iniziative messe in atto, previa formale richiesta (la legalità, questa sconosciuta!). Ricordiamo “Io non morirò del tutto”, presentazione del libro postumo di Rutilio Sermonti, occasione in cui venne concessa la stessa sala dalla precedente Amministrazione comunale di centro – sinistra. L’ignoranza domina: se oggi tengono banco e sollecitano lo scalpore, dei più, i ricordi di un’allora bambina verso la propria nonna, dov’erano questi accalorati “signori” quando, il 23 ottobre del 2015, venivano raccontate le gesta di un combattente eroico della Repubblica Sociale Italiana? Forse a comprendere i loro destini, tra Veltroni e Renzi!Ebbene, se c’è un qualcosa che vogliamo ribadire, a tali figuri e non solo, è che Aries non è un movimento rientrante nelle logiche della Destra, tanto meno Estrema, perché per tale si intende, molto spesso, borghesia e capitalismo nella prima eccezione, elitarismo nella seconda; siamo Nazionalisti e Socialisti, pertanto vicini alle logiche della massa, molto più identificabili con l’area della Sinistra Nazionale. Abbiamo una visione chiara e precisa del mondo, della politica, della società.
Siamo convinti del primato del sangue sull’oro, del lavoro sul capitale, dello spirito sulla materia. E su questi princìpi non transigiamo, tanto è forte la certezza della loro immanente validità in ogni epoca, passata, presente e futura; tanto siamo sicuri delle nostre idee, indipendentemente dalle etichette si pretende di attaccarci.
Eccoci, dunque, pronti al confronto su qualsiasi tematica, in ogni momento, con chiunque, soprattutto con chi, ancora oggi, non sa ben dire da cosa sia stato liberato (dal “naZZifascismo”?), da chi (dai “partiGGiani”?), e perché (per essere la troia degli Usa o dell’URSS?).
Davvero non temiamo certa gente, né accettiamo filtri di merito e lezioni di moralità da chi si nasconde dietro i falsi veli del sociale e dell’erudizione, quando in realtà, come troppo spesso capita, il reale profilo di platea è molto lontano dalla cultura e pressoché vicino allo sballo.
Sempre e solo al servizio dell’Italia e degli Italiani.
Aries, Officina Nazional Popolare
Il Presidente – Simone Perticarini
Opinioni social
Opinioni social sulla richiesta di revoca dell’autorizzazione del sindaco Fabrizio Ciarapica da parte dell’ANPI:
Il riacutizzarsi dei fenomeni di estremismo è la conseguenza logica di un pensiero sociale sempre più spaccato? È la dimostrazione di come non si riesca mai ad imparare dal passato? Dove finisce l’interesse storico e inizia l’apologia? Si può dire che se gli organizzatori sono storici l’interesse è storico mentre se sono politici l’interesse è ai fini dell’apologia? È proprio necessario inserire provocazioni? Non sono forse queste a far “scavallare” l’interesse storico verso l’apologia?
Si sta facendo un uso strumentale del passato storico? Si stanno riacutizzando fenomeni rimasti in sordina per parecchio tempo figli dell’odio mai dismesso ma tramandato da generazione in generazione? L’utilizzo dei social network è in parte responsabile del costante incremento di odio tra le masse organizzate in folle psicologiche che creano la deresponsabilizzazione dell’individuo?
Siamo dimenticatori seriali. E quando i pochi sopravvissuti testimoni del conflitto più becero e carico d’odio dell’umanità saranno morti, cosa ne sarà di noi? Torneranno alla carica anche i negazionisti da tutti i fronti? Nei dibattiti reali e online solitamente le due fazioni estreme ed opposte si attaccano a vicenda menzionando sempre lo stesso “succo del discorso” con qualche variante. Visto che il passato torna sempre nel bene e/o nel male, ricordiamo qualche numero(non tocca a me dare risposta alle domande, ogni conclusione è e rimane abbastanza personale, l’importante è riflettere prima di giungere a conclusioni affrettate).