La provincia di Fermo è una provincia italiana di 172.770 abitanti della regione Marche, istituita nel 2004 e divenuta operativa nel 2009. Si estende su una superficie di 862,77 km² e comprende 40 comuni. È delimitata a Nord, verso la provincia di Macerata, dall’alto corso del fiume Tenna, dall’Ete Morto e dall’ultimo tratto del fiume Chienti, e a Sud, verso la provincia di Ascoli Piceno, in massima parte dal fiume Aso.
Marca Fermana è la denominazione storica di un’area geografica e culturale omogenea delle Marche (nell’Italia centrale) che oggi corrisponde per lo più alla provincia di Fermo. La Marca Fermana, come entità amministrativa, ebbe origine nel X secolo, e viene da molti riconosciuta come il nucleo primordiale dell’attuale regione Marche. L’antica genesi, il fascino e la varietà del paesaggio (fatto di mare, colline e montagne), il tramandarsi di costumi e di know-how artigianale, il patrimonio culturale, fanno di questa zona un mix unico di atmosfera e bellezza adatto al turismo più esigente.
Il territorio della Marca Fermana era originariamente popolato dai Piceni, di cui si conservano poche tracce. Le prime evidenze storiche della città di Fermo, invece, risalgono al VIII-IX a.c., e sono di origine proto-etrusca. La creazione dell’entità amministrativa “Marca Fermana”, sottoposta alla giurisdizione di Fermo, è testimoniata da un documento di Ottone II, imperatore del Sacro Romano Impero, risalente al 983 d.c. L’area della Marca Fermana ottenne la cittadinanza romana grazie alla partecipazione di Fermo in diverse guerre a fianco dell’Urbe. Il legame con Roma, il passaggio e l’invasione di varie popolazioni straniere e, non ultima, la forte presenza della Chiesa, hanno lasciato tracce evidenti negli stili architettonici delle cittadine, negli usi e costumi locali ed anche nella lingua dialettale a tutt’oggi molto in uso. Dalle vicissitudini storiche l’intera area della Marca ha ereditato un consistente patrimonio culturale, artistico ed architettonico. Numerosissimi infatti sono i palazzi e le chiese, spesso ben conservati, e ricchi di dipinti, sculture e testi antichi di notevole valore. La conformazione del territorio, invece, ha influito sullo sviluppo dei paesi e sulla nascita e l’evoluzione di usi e costumi, spesso diversi tra loro in archi di distanza anche brevi.
Fermo, capoluogo della provincia (circa 37.000 abitanti), è il punto di partenza ideale per esplorare l’entroterra. La città, ricca di storia e di cultura, è anche un importante centro agricolo, industriale e commerciale. Situata in cima a un colle che domina il mare, Fermo si sviluppa in una zona storica, più elevata, di origini medievali, e in una zona nuova. Si contraddistinguono il Duomo, consacrato a Maria Assunta in cielo, il vicino Museo Diocesano, la magnifica Piazza del Popolo, e Palazzo dei Priori, odiernamente sede della Pinacoteca Civica e location di mostre permanenti e non. Di grande rilievo storico le Cisterne Romane, costruite per contenere le acque destinate all’approvvigionamento della cittadina ai tempi dell’impero. Da segnalare inoltre il Teatro dell’Aquila, uno dei più grandi e importanti delle Marche, Corso Cefalonia e Corso Cavour, che comprendono i palazzi più belli e prestigiosi della città.
Usi e costumi hanno preso forma nell’arco dei molti secoli di storia che contraddistinguono la Marca. La divisione della popolazione in cittadine di tipo feudale si legge ancora oggi attraverso le produzioni artigianali, le specificità enogastronomiche, la differenziazione dei dialetti, e le credenze popolari che sopravvivono nelle diverse sagre e ricostruzioni storiche dei paesi. L’economia della zona poggia prevalentemente sul turismo (con una fitta rete di ospitalità fatta di hotel, bed and breakfast, pizzerie, ristoranti, trattorie e servizi), sull’artigianato e sull’industria (prevalentemente della calzatura e dei cappelli) e sull’agricoltura, con una forte prevalenza, in tutti i settori, di piccole e medie imprese. La qualità della vita è indubbiamente buona: la forte presenza di vegetazione, la diffusa presenza di prodotti tipici enogastronomici di alto livello, l’assenza di mega-centri industriali e la scarsa criminalità della zona, rendono il territorio della Marca Fermana un ottimo posto per vivere e una pregevole meta di viaggio per i turisti L’entroterra Fermano è costellato di agriturismi ove è possibile gustare i molti prodotti tipici della cucina marchigiana declinata secondo i canoni del posto. e di delizie enogastronomiche, paradiso dei palati ma anche degli escursionisti e degli appassionati di trekking, cicloturismo ed equitazione.
Clima e viabilità
Il clima, tipicamente temperato caldo mediterraneo, è generalmente mite ma anche assai variabile in funzione dell’altitudine. Il meteo a Fermo fa registrare una temperatura media a gennaio, il mese più freddo, di +5,2 °C, e ad agosto, il mese più caldo, di +23,5 °C. Le precipitazioni medie annue oltrepassano i 1.100 mm, sono mediamente distribuite in un arco di 98 giorni, e raggiungono il minimo relativo in estate, il picco massimo in autunno e un massimo secondario in primavera. Spostandosi nell’entroterra e verso i monti le temperature medie scendono con escursioni giorno-notte anche di notevole rilevanza in tutte le stagioni.
L’arteria stradale principale da e per la Marca Fermana, è l’autostrada A14, che la percorre in direzione nord sud, con i tre caselli autostradali di Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio e Pedaso. La struttura prevalentemente collinare del territorio non ha permesso la costruzione di grandi vie automobilistiche, ma, allo stesso tempo, ha consentito la nascita di una fitta rete di percorsi stradali minori per il collegamento capillare tra i paesi. Percorrere il territorio della Marca Fermana, in genere, richiede poco più di un’ora in direzione est-ovest e circa mezz’ora da nord a sud. Non di rado, in tarda primavera, il panorama dal mare verso i monti offre ai bagnanti sulla spiaggia la visione delle montagne ancora innevate, raggiungibili in auto o mezzi pubblici in poco più di un’ora.
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