Manca poco meno di un mese alla primavera ma il mio sensore nasale questi giorni sta iniziando a percepire qualcosa nell’aria. Il mio olfatto è abbastanza sensibile sia agli odori sia alle microparticelle vaganti nell’aria. Con l’esperienza si impara a distinguere la differenza tra allergia e raffreddore. Ognuno di noi reagisce in modo diverso, ovvero gli effetti se presenti sono abbastanza soggettivi e ricorrenti. Io personalmente avverto l’allergia ai pollini tramite gli occhi che un po’ iniziano a pizzicare e il prurito al naso che inizia a colare, con frequenti starnuti. Questi sintomi sono un campanello d’allarme che il nostro organismo ci lancia, avvertendoci che la natura si sta piano piano risvegliando dal torpore invernale e rilascia nell’aria microparticelle a noi non troppo gradevoli.
La tecnologia nel tempo si è evoluta ed oggi grazie alle app possiamo ottenere importanti informazioni utili.La raccolta dei dati infatti rappresenta il primo step necessario per definire una patologia, una malattia o un’allergia. L’app in questione è utile non per allergie alimentari ma allergie derivanti dai pollini. Il test che più comunemente viene effettuato è quello che consiste nel mettere a contatto cutaneo una certa diversità di sostanze e vedere come il nostro sistema immunitario reagisce quando queste vengono assorbite. Un sistema invece che possiamo utilizzare noi personalmente, un metodo empirico, consiste nello scaricare e installare dal proprio store l’applicazione denominata Meteo Allergie. Questa app utilissima ci permette infatti di vedere i livelli delle varie componenti presenti nell’aria in base alla nostra posizione geografica. Possiamo quindi vedere ad esempio i livelli di betulla,nocciolo,artemisia,fagacea,graminacea,oleacea,cipresso,ecc…
Da questi dati possiamo avere un’idea di quali siano le componenti che a noi danno maggior fastidio e di conseguenza possiamo tutelarci e cercare di combattere al meglio la nostra intolleranza nei confronti di questi pollini. Un metodo semplice ed efficace ma soprattutto gratuito e non invasivo. Chiaramente questi dati dobbiamo prenderli con le dovute precauzioni poichè non sono un sostituto di nessun esame clinico, ma si possono integrare per vedere se effettivamente i nostri effetti sono corrispondenti alle prove allergiche effettuate. Vi lascio il link dell’app per android: link all’applicazione android. Grazie per la lettura.
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