È importante rivedere annualmente il Piano Antenne per capire le ricadute sul territorio come inquinamento elettromagnetico e fare un piano di sviluppo per il futuro sulla base dei piani presentati dalle varie compagnie telefoniche. È questa la scelta da intraprendere da parte delle Pubbliche Amministrazioni.
L’installazione delle antenne non fa parte delle opere pubbliche ma delle opere private di pubblica utilità. Pertanto debbono sottostare a specifiche normative che coinvolgono la nazione (limiti sanitari), le regioni ed i comuni (disciplinare con un regolamento per minimizzare esposizione e avere un corretto sviluppo strategico) in quanto fanno parte delle opere strategiche di urbanizzazione primaria.
L’accelerazione sulle antenne
Il cambio legislativo, la sburocratizzazione ed i numerosi fondi del PNRR hanno accelerato lo sviluppo e questo è un vantaggio da una parte ma un problema dal punto di vista di uno sviluppo strategico corretto che non vada ad intaccare la salute pubblica. Il rischio è quello di generare caos e nel marasma c’è sempre chi se ne approfitta (le compagnie telefoniche).
Si sono innalzati i parametri limite di campo elettrico e magnetico ma si è modificata anche la finestra di misura diventata di 24 ore. Quindi non solo è cambiato il limite ma anche il metodo di misura.
Non essere catastrofici, minimizzare i rischi, fare corretta informazione
Il rischio della mancanza di informazione corretta, affidabile e credibile è quello di creare allarmismi nella popolazione. Lo abbiamo visto con la disastrosa comunicazione sui vaccini e tutte le conseguenze. Nella società in queste situazioni si sviluppa tipicamente una logica binaria: sono favorevole e sono contro.
La logica binaria è errata in quanto esistono tutte le sfumature che entrano nel dibattito. La risposta è sempre né si né no ma dipende.
Sei favorevole alle antenne nel territorio? Dipende. Se le antenne sono posizionate al fine di minimizzare l’esposizione con un corretto piano antenne tecnicamente completo ed esaustivo è chiaro che sono favorevole perché io stesso utilizzo il servizio. Sarebbe da stupidi non volere un servizio che si utilizza come sarebbe da stupidi mettersi un’antenna sopra casa. Non facciamoci prendere da allarmismi ma non facciamo neanche prenderci per il culo per intenderci. Questo è il pensiero giusto.
Obiettivo delle pubbliche amministrazioni: quale deve essere?
Obiettivo delle amministrazioni: avere i migliori servizi con la minimizzazione dell’esposizione, ovvero un classico problema di trovare l’ottimo nel problem solving. Per ottenere questo serve un Piano Antenne ben strutturato e completo.
Tempistiche: è cosa buona rivedere il piano antenne ogni anno al fine di adattarlo alle modifiche normative e urbanistiche del territorio.
L’importanza delle simulazioni
È importante anche l’utilizzo di software in grado di fare simulazioni tridimensionali su quelli che sono i carichi elettromagnetici in ogni area del territorio in relazione alle abitazioni ed ostacoli vari presenti. Nell’esempio sotto riportato si vede un’antenna non 5G a 3600 MHz dove in rosso c’è il vecchio limite di legge di 6 V/m.
Ma nelle simulazioni ci si mette nell’ottica peggiore possibile che rappresenta la massima potenza del segnale sparato dall’antenna (tale situazione si ha ad esempio quando un utente è lontano dal ripetitore con molti ostacoli presenti e con molte persone). Questo viene fatto a titolo cautelativo perché se la simulazione ha esito positivo allora a maggior ragione il caso reale soddisferà i limiti previsti dalla legge.

Analisi post installazione
Anche post installazione possono essere fatte analisi per documentare l’effettivo test positivo.
Esempi da seguire: “il Percorso partecipato Piano antenne”
È importante realizzare un percorso partecipato (anche online) come ha fatto ad esempio il Comune di Fano (grazie anche all’assessora Cora Fattori intervistata anche da Report) con il Percorso partecipato Piano antenne 2024. Dove i cittadini avevano e hanno la possibilità di fare anche le domande ai tecnici dell’azienda incaricata (la Polab).