Intro: È iniziato il processo di conversione a led dell’illuminazione pubblica monturanese. Molto bello e moderno l’effetto luce fredda bianca che presto sarà presente in tutta la città.Tra i primi nel fermano a convertire l’illuminazione dei lampioni su larga scala e far risparmiare parecchi soldi alle casse comunali ma anche parecchia CO2 riversata nell’ambiente. Un passo necessario per il futuro che guarda all’ottimizzazione,riduzione dei costi e dei consumi.Questo è quanto presumibilmente leggerete a breve negli articoli della stampa locale contornati con la foto dell’assessore e del sindaco sorridenti, di cui sono perfettamente d’accordo e meritano l’applauso per l’impegno e per il risultato ottenuto.
Di certo i 330.000€ necessari per i lavori non sarebbero dovuti provenire dalla vendita aggiudicata alla Prometeo s.p.a con sede a Osimo del 49% di quote comunali della società del gas (Soc. Vendita Monte Urano Gas s.r.l. prima interamente partecipata dal comune) battendo all’asta Steca Energia.Si sarebbe dovuta percorrere una strada diversa. Infatti se al momento la vendita ha portato molta liquidità(1.071.287€),in futuro priverà gli introiti di un incasso fisso molto importante che verrà invece intascato da un’azienda privata.E’ vero avremo una parte di soldi in più derivanti dal risparmio sull’illuminazione ma se fosse stata fatta una scelta intelligente avremmo avuto in futuro il malloppo sul risparmio energetico + il malloppo delle quote della società del gas. Questa strategia di auto-tagliarsi i fondi in un’Italia dove i fondi già sono all’osso,sembra puro masochismo insensato. Il centro sinistra ha preferito sbranarsi la gallina dalle uova d’oro oggi invece di conservare mediante strategia a lungo termine le uova d’oro domani e questa scelta capitalista volta alla privatizzazione(viene chiamata in realtà in letteratura giornalistico-politica liberalizzazione perché essa è l’anticamera della privatizzazione. I processi di transizione debbono essere lenti affinché i cittadini possano non accorgersi troppo dei “magheggi”) è chiaramente un’ordine di partito imposto dai piani alti visto che anche nei comuni limitrofi si sta percorrendo o si è percorsa la stessa strada.
I giornali locali elogiano questi atti di vendita sottolineando positività e motivandoli con un futuro miglioramento dei servizi offerti,ottimizzazione e riduzione dei costi (non sembrano proprio frasi scritte da un giornalista imparziale ma quasi dettate da un politico per email. “Mortacci” vostri eppure il professore ve lo diceva sempre di non copiare di pari passo che poi si capisce!). Dietro la luce si nasconde una rete intricata di fili che muovono la marionetta di turno costretta a (lo spazio bianco serve a dar libero sfogo all’immaginazione) per far carriera politica (Comune->Provincia->Regione e perché no anche con tripletta di carica di sindaco nel comune di Monte Urano–impiegato nel comune di Fermo–presidente della provincia di Fermo) .Una filosofia da gelato maxibon: “Three is megl che one”.
La decisione di privatizzare era presente nel programma con cui il partito si è presentato alle elezioni? Una decisione di così cruciale importanza non doveva forse essere presa con i cittadini? La domanda prevede una risposta affermativa scontata che però non è stata rispettata. Ed infine vi lasciamo con un ultimo mistero da risolvere, l’articolo con i punti chiave del programma magicamente scomparso dalla LAPROVINCIADIFERMO.com che fine ha fatto? Su Facebook rimangono le righe dell’anteprima in cui è chiaro il motto : “risolvere il bene della comunità e non quello dell’amico”.
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