Un approfondimento e, allo stesso tempo, un’iniziativa di sensibilizzazione sulle gravi problematiche legate alla droga e alla mafia grazie al video podcast “L’Inganno dei Silenzi”, un progetto ideato dal filmmaker tolentinate Paolo Fineschi e realizzato con il supporto di Luca Passacantando.
Il primo episodio è tanta roba, qualità eccelsa sia nella ripresa che nel contenuto. Facciamo dunque i complimenti agli autori, protagonisti, sceneggiatori, cameraman e montatori.
L’inganno dei silenzi: sensibilizzare il pubblico e stimolare una riflessione

L’iniziativa, organizzata dall’associazione “Per Nicola oltre il deserto dell’indifferenza” con il patrocinio del Comune di Macerata – assessorato alle Politiche sociali e dell’Università degli Studi di Macerata , si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico, offrendo una visione chiara e diretta dei pericoli che le droghe e la mafia rappresentano per la società e stimolando una riflessione sulla lotta contro questi fenomeni.
Dopo i saluti istituzionali del vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro, alla presentazione interverranno alcuni dei protagonisti delle testimonianze riportate nel video come l’avvocato Giuseppe Bommarito, il professor Roberto Scendoni e il giovane Stefano.
Creare consapevolezza
“Si tratta di un’iniziativa importante, di un progetto che nasce dalla necessità di affrontare un tema delicato e complesso che affligge la nostra società – interviene la vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro -. Le droghe e il traffico di sostanze stupefacenti rappresentano una delle sfide più gravi per le nostre comunità. Le mafie sfruttano la vulnerabilità delle persone, creando un ciclo di violenza e degrado che colpisce soprattutto i giovani e le famiglie. Con questo podcast l’autore dà voce a chi ha vissuto queste esperienze in prima persona, ma anche a chi combatte ogni giorno per contrastare questo fenomeno fornendo una panoramica realistica della situazione facendoci di comprendere non solo la sofferenza legata alla dipendenza e alle mafie, ma anche la possibilità di rinascita e cambiamento. È fondamentale che questa tematica venga discussa apertamente per creare consapevolezza e per sensibilizzare soprattutto i giovani sulle conseguenze delle proprie scelte”.
Cinque episodi
Il progetto si sviluppa in 5 episodi di 30 minuti ciascuno, che saranno pubblicati su YouTube a partire dal 15 febbraio. Le puntate, caratterizzate da un racconto coinvolgente e da testimonianze forti, saranno un’occasione per approfondire temi cruciali come la diffusione delle droghe, il traffico illecito e le storie di chi ha lottato contro queste piaghe sociali.
Le testimonianze
Ogni episodio avrà ospiti d’eccezione che contribuiranno con le loro esperienze e conoscenze sul tema. Nel primo e nel secondo episodio l’avvocato Giuseppe Bommarito condividerà la sua dolorosa esperienza riguardo alla morte del figlio, avvenuta a causa della droga. Racconterà il dramma che ha vissuto e l’impatto devastante che questa tragedia ha avuto sulla sua vita, la sua esperienza e spiegherà come il traffico di droghe sia organizzato sul territorio maceratese e come si combatte questa piaga sociale.
Nel terzo episodio sarà invece il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello Mazzacuva a spiegare le strategie delle forze dell’ordine per contrastare il traffico di droga e come ogni giorno si impegnano per prevenire e smantellare le reti criminali mentre nella quarta puntata il professor Roberto Scendoni, esperto in medicina, fornirà un’analisi approfondita degli effetti fisici e psicologici delle droghe sul corpo umano. Infine, nel quinto episodio il giovane Stefano condividerà la sua esperienza personale, raccontando la sua lotta contro la dipendenza da sostanze stupefacenti e come è riuscito a liberarsi dalla schiavitù della droga.
Fonte: https://www.comune.macerata.it/novita/droga-e-mafia-presentazione-e-lancio-del-video-podcast-linganno-dei-silenzi/
Primo episodio – “EROINA E SILENZI: IL DOLORE DI UN PADRE CHE PERDE UN FIGLIO”
La testimonianza di Giuseppe Bommarito, che ha perso suo figlio per un’overdose di eroina. Un racconto di dolore, solitudine e del bisogno di rompere il silenzio sulla dipendenza e le sue tragedie.