Il giornalismo improvvisato emette ipotetiche sentenze errate prima della magistratura

Il giornalismo improvvisato emette ipotetiche sentenze errate prima della magistratura
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Carola Rackete ha fatto qualche giorno ai domiciliari ma niente carcere. Di quanto avranno sbagliato i mass media? Vediamo:

Errori del 1000%. 10, 12, 27 anni ma dove? Numeri del lotto? Urge una riforma dell’etica professionale che aizza le faide e fomenta l’odio basandosi su elementi infondati privi di ogni verità e questo indipendentemente se si sia pro o contro Carola in termini di idee, etica, morale. Se un chirurgo opera male viene denunciato, se un ingegnere fa male i calcoli viene denunciato, se un giornalista spara male i numeri e fa cattiva informazione? La fa franca, grazie al “rischia”. È questo il vero motivo di criticità. Titoli “acchiappa lettori ” invece di dichiarazioni oggettive basate su elementi tangibili che possano almeno in qualche modo far prendere in considerazione l’ipotesi. A chi giovano le sentenze emesse prima delle sentenze stesse? Alla società giova? Il giornalismo dovrebbe essere d’inchiesta e non di sentenza, dare pareri oggettivi e non soggettivare all’emotività popolare.

La parola “rischia” è “ipotesi” ok ma allora si debbono fornire le basi ed i precedenti su cui si fa l’ipotesi e nel caso in cui l’ipotesi è rigettata chiedere scusa per la cattiva informazione fatta. Altrimenti anche io potrei rischiare di vincere il superenalotto, ma la probabilità dove la mettiamo?? Una probabilità su 622.614.630 non è abbastanza per poter anteporre il rischia.

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