Ho vinto oltre 8.800€ al Superenalotto e potete vincerli anche voi.
La tecnica
Non ho giocato per 20 anni al Superenalotto risparmiando 10€ a settimana, ovvero 40€ al mese, ovvero 440€ all’anno, ovvero 8800€ in questi 20 anni che non gioco. Non avendoli giocati li ho vinti con certezza matematica. La non perdita infatti è considerata essa stessa una vittoria. Allora ditemi, chi è il vincitore? Chi gioca e non vince o chi non gioca ed ha già vinto?
La fregatura
Il Superenalotto è un gioco d’azzardo non equo (non paga in relazione alla probabilità di vincita) pubblicizzato da giornali e telegiornali in maniera indiretta andando ad incitare la ludopatia colpevole di un costo sociale elevatissimo. Lo Stato ne detiene il monopolio e alimenta il gioco quando invece dovrebbe contrastarlo. Questo comporta un elevatissimo costo sociale ed economico con spreco di risorse perché il danno da ludopatia supera ben di più il costo della prevenzione.
Come può uno Stato del genere essere credibile agli occhi dei suoi cittadini? Non può esserlo, ed infatti non lo è così come l’informazione asservita.
Poi quando raramente qualcuno vince fanno l’articolo di giornale a dimostrare che è improbabile che qualcuno vinca tanto da meritare un articolo che in realtà di informazione ha ben poco dato che statisticamente tanti perdono e pochi vincono, con la differenza che ai perdenti nessuno scrive gli articoli. Dato che tanti perdono e pochi vincono la “notizia” non è informazione in quanto è prevedibile che il risultato sia tale.
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