Riportiamo le parole del regista Gabriele Muccino, che da mesi si espone pubblicamente e subisce attacchi per via della sua notorietà. Il coraggio di esporsi ed andare contro il pensiero unico è sfociato in articoli di stampa che lo attaccano perché espone la sua libertà di espressione al pubblico dei social.
Avendo oltre 300k follower potrebbe cambiare l’idea dell’opinione pubblica ed il potere lo sa. Per questo hanno iniziato a “sparargli contro”, per depotenziarlo, additargli l’epiteto “complottista” e denigrarlo dinanzi l’opinione pubblica nazionale.
La controinformazione non piace al sistema che si deve adattare al pensiero unico.
Gabriele Muccino: il coraggio di esporsi
“Ieri i cecchini israeliani hanno ucciso due fratelli, uno di 13 e uno di 20 anni, a Khan Yunis. Uno dei due stava cercando di salvare suo fratello dopo che il cecchino gli aveva sparato.
Sono tre mesi che mi espongo nel silenzio assordante di intellettuali, artisti, politici, giornalisti (a parte pochissime voci) che si sono auto censurati o asserviti alla propaganda israeliana. Ho ricevuto migliaia di commenti privati in cui mi si ringraziava per il coraggio, per la divulgazione di immagini che per tre mesi i media e le news hanno nascosto fuorviando la percezione della realtà, documentata peraltro da migliaia di video e foto disponibili con un click su siti come @eye.on.palestine @motaz_azaiza o le dichiarazioni dell’europarlamentare @claredalymep.
La verità di quanto è accaduto realmente il 7 ottobre e durante i mesi successivi, si trova dietro l’angolo. Basta volerla cercare. Ma è scomoda, è molto scomoda. Siccome gli insulti che ricevo iniziano ad essere un po’ troppo pesanti e ho anche molto altro di cui occuparmi, cercherò di implodere la sofferenza che ho provato in prima persona e cercato di divulgare. Sono stanco di vedere persone, colleghi, giornalisti che la pensano come me ma non hanno il coraggio di dirlo ad alta voce. La dignità di un popolo si vede anche dalla sua capacità di indignarsi ed esprimere le proprie idee in piena libertà come garantito nell’articolo 21 della Costituzione.
Mi prendo una vacanza dal mio istintivo coinvolgimento nel massacro dei palestinesi e nella missione delle navi italiane nel mar rosso che trascura enormi rischi e anzi rivela come gli italiani non abbiano ancora capito o studiato e nemmeno ricordino le dinamiche di come scoppino le guerre. Posterò foto delle mie vacanze, fingerò di essere come tanti. Indifferente, leggero, ignaro e felice. La verità tanto, come sempre, parlerà da sola, e sarà forte e chiara.”
Gabriele Muccino.
I giornali gli danno addosso
I giornali, che si sono sentiti chiamati in causa, non si sono risparmiati e come sempre accade nell’informazione italiana quando sei una voce dal coro ti buttano fango addosso. C’era da aspettarselo.
I negazionisti del massacro israeliano nei confronti dei palestinesi dirigono testate. Eppure come si fa a negare l’evidenza o farla passare per giusta?