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Festival transfemminista a Monte Urano: il correntismo culturale della politica

Si legge dai comunicati: “il primo Festival Transfemminista intersezionale nelle Marche, che prevede workshop, conferenze e tavole rotonde per approfondire il tema a 360 °. Si terrà proprio a Monte Urano il 30 e 31 Luglio”.
Facciamo difficoltà a capire perché creare delle ghettizzazioni dei termini e degli eventi specifici volendo forzare il pensiero culturale verso una direzione ben precisa.

Si legge dai comunicati: “il primo Festival Transfemminista intersezionale nelle Marche, che prevede workshop, conferenze e tavole rotonde per approfondire il tema a 360°. Si terrà proprio a Monte Urano il 30 e 31 Luglio.
Facciamo difficoltà a capire perché creare delle ghettizzazioni dei termini e degli eventi specifici volendo forzare il pensiero culturale verso una direzione ben precisa. Monte Urano è la città delle associazioni per antonomasia.

Per qualsiasi cosa si fa un’associazione e spesso ci gironzolano sempre le stesse persone, si creano pagine che si autocondividono, insomma è sempre la stessa minestra riscaldata mostrata in versioni apparentemente differenti. Possiamo dire che le fondazioni stanno alle regioni, le cooperative stanno alle province e le associazioni stanno ai comuni. Spesso la trasparenza su questi enti è molto blanda e non è semplice trovare le informazioni aggiornate per esempio sugli associati che le compongono.

Certe associazioni culturali monturanesi che a noi piace definire come associazioni politicizzate ora hanno preso a cuore il TRANSFEMMINISMO e sono pronte ad organizzare il primo festival TRANSFEMMINISTA nel monturanese. La domanda sorge spontanea: ma non è ora di dire basta alle ASSOCIAZIONI POLITICHE schieratissime in questa città?

Queste associazioni culturali sembrano dei veri e propri spin-off del pensiero culturale unico della politica maggioritaria di centro-sinistra. In questo paese oramai se non sei culturalmente allineato ti ignorano, non conti nulla. Persino certi registi monturanesi/fermani si allineano pur di avere visibilità ed endorsement dalla politica comunale, provinciale e regionale (spesso per prendere finanziamenti). Funziona così. Da anni il sistema monturanese è in linea con quello nazionale dove si è visto ampiamente il correntismo della magistratura influenzato dalla politica. Nel monturanese vige il correntismo culturale che devi rispettare per avere le giuste attenzioni nonché amplificazioni della politica e quindi della stampa molto ben allineata.

LA POLITICIZZAZIONE CULTURALE

La politicizzazione culturale si è vista molte volte in questa città: la targhetta sugli ascenzori in memoria di Pasolini e la dedica della biblioteca comunale ad “Ada Natali” che sa di autoreferenziale. Ada Natali è nata a Massa Fermana nel 1898, era figlia del sarto Giuseppe Natali, socialista e noto antifascista, nonché sindaco di Massa Fermana, e di Argia Germani, insegnante elementare. Venne eletta sindaco del suo comune, diventando quindi la prima donna in Italia a ricoprire tale carica. Leggiamo l’autoreferenzialità di Moira Lucia Canigola sindaca con secondo mandato di Monte Urano. C’è sempre questo voler rimarcare il concetto sinistrorso del potere alle donne, parità dei diritti a cui si aggiungono oggi i termini LGBT, LGBT+, liquidi, pansessuali, omotransfobia, e altre sigle che non ricordiamo perché non fanno parte del lessico italiano ma sono forzature di una nuova lingua non riconosciuta dallo stesso Dante Alighieri. Non si riesce ad andare fuori da questi schemi populisti elettorali?

Insomma tra Horror Festival, Festival Transfemministi e chiusura del Cineteatro Arlecchino da oramai 6 anni la cultura di questo paese sembra molto annebbiata. Serve un’identià culturale diversa, un coinvolgimento su ambiti non ghettizzabili ma inclusivi senza etichette come quelli musicali e sportivi. Per esempio a Monte Urano non esiste un campo da calcetto decente ad uso pubblico, dopo i ragazzini iniziano a fumare ed a cannarsi per noia. Per anni e anni si è fatto un torneo e respirata la polvere del campetto di terra della San Lorenzo ma non si è mai proposta una soluzione innovativa sul mondo dello sport. Ricordo come fosse ieri che il sommo Balda nostro amico esclamò: “Porco .. la ciniscia!” durante il torneo, dopo che la polvere gli entrò negli occhi e polmoni.
ALLORA FACCIAMO UNA BELLA CONFERENZA SU QUESTO, IL RESTO È APPANNAGGIO FILOPOLITICO O MEGLIO VISTO CHE VA DI MODA TRANSPOLITICO.

Di Redazione Online

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