Non sono un critico cinematografico e non credo neanche alle insensate recensioni su mymovies, perché un film è qualcosa di molto soggettivo che può colpire i sentimenti di uno e lasciare impassibile un altro. Un film è tratto da una storia vera o finta che sia narrata al fine di trasmettere una serie di emozioni a colui che lo sta guardando. Partendo da questa premessa addentriamoci in Dunkirk.
È veramente un bel film ma manca qualcosa, quel qualcosa per renderlo capolavoro. In termini di riprese, sceneggiatura e complessità delle scene ci siamo quasi sull’alto livello. Ma siamo in guerra e il lato atroce va sempre esaltato, le ferite, il sangue, la morte (c’è ma non viene sottolineata abbastanza), il dramma che alcuni film ci hanno abituato a vedere qui sono molto soft. L’inizio sembra promettere molto bene, colpi a sorpresa quasi da film horror che ti fanno sobbalzare dalla poltroncina del cinema e movimentano la scena, ma purtroppo gli attacchi di terra si concludono lì. Ecco quindi un secondo punto a sfavore: la mancanza dello scontro terrestre tra le truppe. Nel film nessun carro armato, nessun geniere, nessun medico che cura soldati sbudellati in fin di vita, nessun cecchino. Terzo punto a sfavore: i tedeschi, quasi mai menzionati e mai inquadrati; siamo nella seconda guerra mondiale dove i protagonisti per eccellenza sono i crucchi e tu non me li inquadri mai(solo gli aerei)?
Fa strano! Con 45/60 minuti aggiuntivi con ciò che è stato tralasciato questo film sarebbe stato capolavoro. Del resto un film di guerra in 106 minuti non potrà mai rendere il massimo che ci si possa aspettare; va bene la sintesi ma certe volte proprio no visti i capolavori come Matrix e Il signore degli anelli (anche se generi completamente diversi) ma anche il capolavoro di Clint Eastwood con American Sniper di due ore e 13 minuti. La guerra ha bisogno di tempo, della ricostruzione storica, della narrazione e della crudeltà. Manca una breve ma necessaria ricostruzione storica iniziale con voce narrante che introduca il film nel periodo storico e l’annessa posizione di Dunkirk che danno per scontata. Se vuoi fare un film tratto da una storia vera perché non introduci la storia vera? Grave, ma grave pecca. Comunque Dunkirk si trova in Francia quasi al confine col Belgio:
Detto questo le scene principali sono aeree, sul molo, sulle navi e sulla spiaggia. Ultimo punto non pervenuto: l’assenza scenica della potente e devastante Luftwaffe, l’aviazione militare tedesca tra le più potenti di sempre non può essere solo rappresentata da uno/due miseri aerei. Va bene l’assenza di esagerazione e dell’americanata, ma qualche aereo in più e il punto di vista tedesco andava preso in forte considerazione. Al cast niente da ridire è ottimo di per sé. Conclusione: Dunkirk ha troppe mancanze per essere definito un capolavoro.
Calgarian Ken Sturdy de Castillo un veterano di anni 97 ha partecipato alla prima visione del film.“Non ha avuto molto dialogo”, ha aggiunto. “Non ha bisogno di alcun dialogo perché ha raccontato la storia visivamente ed è stato così reale”. “Ero in una di quelle piccole barche che li tiravano fuori dall’acqua”, disse Sturdy. A quel tempo Sturdy era un uomo di 20 anni, con la Royal Navy che aiutava i soldati evacuati a raggiungere le barche in attesa del caos sulla spiaggia (intervista).