Un freno a disco idromeccanico è un sistema di frenata che combina elementi idraulici e meccanici. Funziona tramite un cavo meccanico che aziona un cilindro idraulico all’interno della pinza del freno, il quale amplifica la forza e spinge le pastiglie contro il disco.
Possiamo dire che è un freno ibrido perfetto per la gravel, perché si interpone tra il freno meccanico e quello idraulico con l’obiettivo di migliorare la frenata del meccanico evitando però la manutenzione dell’idraulico.
Vantaggi
Maggiore potenza di frenata rispetto ai freni a disco meccanici puri.
Minore manutenzione rispetto ai freni a disco completamente idraulici, poiché non ha un circuito idraulico completo con tubazioni da spurgare.
Compatibilità con leve freno meccaniche (ad es. nei sistemi per bici da corsa con cambio meccanico).
Migliore modulazione rispetto ai freni meccanici.
Svantaggi
Meno potente rispetto ai freni a disco completamente idraulici.
Peso leggermente superiore rispetto ai freni meccanici puri.
Possibile complessità maggiore nella regolazione rispetto ai sistemi puramente meccanici.
Questo tipo di freno è spesso utilizzato su bici gravel, ciclocross, touring e alcune MTB entry-level, dove si cerca un buon compromesso tra prestazioni e manutenzione ridotta.
Freno a disco idromeccanico TRP HY/RD VAN RYSEL
L’HY/RD è l’ultima generazione di punta per fornire delle performance idrauliche nello sviluppo dei dischi da corsa/cross. Con un sistema idraulico aperto, il sistema è compatibile con le leve Shimano e SRAM 11 velocità. Pastiglie semi-metalliche tipiche TRP. I corpi freno sono compatibili anche con le pastiglie Shimano M525/M515.
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Pastiglia vetrificata? Prova a pulirla con carta vetrata
Pastiglie freno da cambiare – Cosa c’è da sapere sui freni a disco? Come sceglierli? Quando cambiarli? Quali scegliere? Come fare la manutenzione? Sai riconoscere le pastiglie vetrificate? Rispondiamo a tutte queste domande in un tutorial che è suddiviso in 3 parti.
Pastiglie freni – Ecco le 9 regole per sostituire le pastiglie dei freni a disco
Sostituire le pastiglie dei freni della tua bicicletta è un’operazione di manutenzione essenziale per garantire la sicurezza e le prestazioni del tuo mezzo. Le pastiglie dei freni si consumano nel tempo a causa dell’attrito costante con il disco, e sostituirle regolarmente è fondamentale per garantire una frenata efficace. In questo articolo, ti guideremo passo dopo passo attraverso il processo di sostituzione delle pastiglie dei freni della tua bicicletta tramite video tutorial.
Ecco le 9 regole d’oro per sostituire le pastiglie dei freni a disco:
1. Sicurezza prima di tutto
Prima di iniziare, assicurati che la tua bicicletta sia posizionata su una superficie stabile. Indossa sempre occhiali di protezione e guanti, poiché i componenti sporchi di olio o sporco potrebbero essere dannosi per la pelle e gli occhi.
2. Non rimuovere le ruote
Non dovrai rimuovere le ruote per sostituire le pastiglie. Utilizza la chiave esagonale per allentare le viti di fissaggio dell’attacco delle pinze freno.
3. Ispeziona le pastiglie attuali
Esamina attentamente le pastiglie dei freni attuali per valutare il loro stato. Se sono consumate oltre il limite di usura, mostrano segni di danni o se non riesci a fermarti in modo efficace, è il momento di sostituirle.
4. Rimuovi le vecchie pastiglie
Per rimuovere le pastiglie dei freni a disco, dovrai sfilare il perno che le tiene in posizione. Utilizza il cacciavite o la chiave esagonale per completare questa operazione. Una volta rimosse le pastiglie vecchie, fai attenzione a non far toccare le pastiglie con le dita, poiché il grasso o l’olio possono ridurne l’efficacia.
5. Installa le nuove pastiglie
Inserisci le nuove pastiglie dei freni nei supporti appropriati. Assicurati che siano posizionate correttamente e che combacino con la superficie del disco. Potrebbe essere necessario regolare la distanza tra le pastiglie utilizzando la pinza, per garantire una frenata uniforme.
6. Allinea le pastiglie dei freni
Assicurati che le pastiglie siano allineate correttamente rispetto al disco. Utilizza la pinza per regolarle, in modo che non tocchino il cerchione o il disco quando i freni sono rilasciati. Questo passo è essenziale per evitare attrito e rumorosità indesiderata sul disco durante il normale funzionamento. Ti sveliamo un trucco su come fare nel video.
7. Fissa le nuove pastiglie
Inserisci il perno di fissaggio per bloccare saldamente le nuove pastiglie dei freni in posizione. Assicurati che siano ben fissate.
8. Verifica e regola
Dopo aver sostituito le pastiglie dei freni, è importante testare il sistema e assicurarsi che tutto funzioni correttamente. Premi le leve dei freni e verifica che le pastiglie entrino in contatto con il disco e si ritirino correttamente quando rilasci le leve. Se necessario, regola il sistema di frenata.
9. Fai un test di guida
Prima di mettere la bicicletta in uso regolare, fai un breve test di guida per assicurarti che i freni funzionino correttamente. Frena delicatamente e progressivamente per abituarti alle nuove pastiglie dei freni.
La sostituzione delle pastiglie dei freni della tua bicicletta è una procedura relativamente semplice, ma è fondamentale per la tua sicurezza. Seguendo questi passaggi e facendo attenzione ai dettagli, potrai mantenere i freni della tua bicicletta in ottimo stato e godere di una guida sicura e controllata.
Come sostituire le pastiglie dei freni della bicicletta TUTORIAL
Pastiglie freno vetrificate? Qual’è il significato? Il materiale d’attrito della pastiglia freno sulla vostra bicicletta appare vetrificato con una superfice lucida riflettente e magari avete strani fischi in frenata con riduzione del potere frenante? In gergo tecnico ci troviamo dinanzi ad un probabile “brake fade”.
Pastiglie freno vetrificate: cause e problematiche
Le cause potrebbero essere:
Surriscaldamento delle pastiglie per lunghi intervalli di tempo (esempio lunghe discese senza frenare a tratti)
Frenate eccessivamente severe durante la fase di assestamento
L’effetto è una diminuzione delle prestazioni dei freni con conseguente maggior pericolo per la sicurezza del ciclista. Ecco il motivo per cui dovete capire in primis quali pastiglie montate, come preservarle, come controllarle, come manutenerle e come sostituirle. E mi raccomando: evitate il contatto con oli di qualunque tipo sia con la pastiglia che con il disco!! Utilizzate l’apposito spray di pulizia dischi come lo Svitol.
La pastiglia vetrifica quando è sottoposta a temperature eccessive per tempi prolungati, come un uso intenso per il quale essa non è pensata. La pastiglia freno è composta da materiale collante (come la malta per il cemento) e da parti polverose più dure (come la sabbia nel cemento).
Il collante è materiale termoindurente, derivato dal petrolio, il resto è polvere metallica. Ora nell’attrito con il disco della pastiglia si genera calore, che se molto alto (frenate lunghissime e frequenti come nelle discese di montagna) può modificare le caratteristiche del collante del ferodo (la parte frenante della pastiglia) rendendolo molto duro.
A questo punto invece che far scorrere via la polvere metallica della pastiglia la tiene lì a mangiare il disco. Oltre ad una riduzione del potere frenante può causare un forte stridio a contatto con il disco. Pertanto, quando si hanno questi segnali è bene smontarle dalla pinza e controllarle.
Evitare le pastiglie freno vetrificate
Per evitare la vetrificazione, fare frenate corte e non lunghe, oppure utilizzare le pastiglie sinterizzate (vedremo sotto quali sono).
Rimedio post pastiglie freno vetrificate
Pastiglia vetrificata e sporca di impurità? Prova a pulirla con la carta vetrata e bike cleaner.
Se il componente presenta un aspetto lievemente vetrificato poggia un pezzo di carta vetrata (possibilmente fine) su un tavolo o a terra (superficie liscia in modo da avere planarità) e strofina le pastiglie fin tanto che la parte vetrificata non viene via
Qualora invece sia presente un aspetto sensibilmente vetrificato è necessario sostituire le pastiglie freno
È bene controllare sempre anche le condizioni del disco
Pastiglie freno organiche
Le pastiglie freno organiche per bici hanno lo strato di materiale che va a contatto con il disco composto di materiale organico. Come tutte le pastiglie, una parte è costituita dai materiali leganti, quelli lubrificanti e infine gli abrasivi.
Invece, le fibre sono organiche. Ciò vuol dire che nella loro costruzione sono impiegati materiali quali la gomma naturale, il carbonio o il kevlar (nelle pastiglie di ultima generazione), e resine. Le pastiglie organiche sono studiate per avere una maggiore potenza frenante a freddo, perché la tenera composizione della pastiglia fa si che questa aderisca fin da subito perfettamente al disco. Anche se con l’aumentare delle temperature la pastiglia tende a perdere l’efficienza della frenata. Le caratteristiche di queste pastiglie sono:
Costo in genere più basso
Elevata potenza frenante a freddo: la pastiglia morde subito sin dalle prime frenate
Bassa resistenza al surriscaldamento: le pastiglie tendono a vetrificarsi con il calore, diventando dure e lucide e non frenando più come devono
Durata più bassa, il ferodo si usura più velocemente
Scarsa usura dei dischi, a meno che non si vetrifichino le pastiglie
Pastiglie freno sinterizzate
Le pastiglie sinterizzate per i freni invece hanno una composizione strutturale diversa. Al di là dei materiali utilizzati per la parte a contatto con le pinze, cambia quella a contatto con il disco. La pastiglia viene ottenuta per sinterizzazione (da qua il nome del tipo di pastiglia), ossia un processo che unisce diversi metalli fino a formare un blocco unico e compatto. Questo tipo di pastiglia è anche detto ‘semi-metallico’ perché ha una mescola quasi totalmente composta da metalli, e anche da alcune parti organiche. Le pastiglie metalliche, invece, sono composte esclusivamente da metalli. Generano la massima efficienza di frenata solo una volta riscaldate. Le caratteristiche di queste pastiglie sono:
Costo in genere più alto
Limitata potenza frenante a freddo, la pastiglia deve entrare in temperatura per frenare come deve, quindi alle prime frenate potremmo sentire il freno meno efficace
Ottima resistenza al surriscaldamento: per quanto sia possibile cuocere anche le pastiglie semimetalliche, bisogna mettersi di impegno. Queste pastiglie per la loro composizione (poca resina, molto metallo) non risentono più di tanto del problema della vetrificazione, mantenendo ottime prestazioni anche sotto stress
Durata maggiore in quanto il ferodo si consuma più lentamente
Causano una maggior usura del disco essendo più “aggressive”
Differenza e quale scegliere?
La differenza principale sta, ovviamente, nella composizione. Quando vengono montate, ciò che cambia sono la potenza di frenata e l’usura del disco. La scelta varia a seconda dell’utilizzo.
Le pastiglie organiche sono fatte per aderire bene al disco ed offrono la massima potenza frenante a basse temperature. Tuttavia, se messe a contatto con dischi dalla forma non regolare, come per esempio, dischi non rotondi o con delle scanalature, queste si consumano molto in fretta. La loro composizione abbastanza morbida fanno si che il disco non si rovini facilmente. Quando si alza la temperatura perdono parte della loro efficienza di frenata.
Le pastiglie sinterizzate invece sviluppano la massima potenza frenante alle alte temperature, mentre non sono il massimo a freddo. Per generare la massima potenza frenante il metallo presente nella pastiglia richiede di riscaldarsi e quindi dilatarsi per poter aderire bene al disco. Queste pastiglie sono fatte per essere montate anche su dischi dalla forma irregolare. Le scanalature sul disco servono a creare maggiore aderenza durante la frenata e quindi più forza di frenata. Su dischi regolari o che sono sempre a freddo i metalli presenti tendono solo a consumare più in fretta il disco.
Il cicloturismo a Fermo, una città situata nella regione Marche dell’Italia centrale, offre diverse opportunità interessanti per gli amanti delle due ruote. Fermo è immersa in un paesaggio collinare e offre sia percorsi ciclabili sulla costa che itinerari più impegnativi nell’entroterra.
In questo articolo parliamo di una delle novità più in voga del momento, ovvero delle pedivelle indipendenti Forza Pura prodotte dall’azienda MagneticDays. Sono uscite da pochi anni e stanno riscuotendo un notevole successo soprattutto nel mondo del ciclismo sportivo professionistico.
Pedivelle MagneticDays
Queste speciali pedivelle sono indipendenti e consentono quindi di effettuare lavori di elevata qualità allenando tutti i gruppi muscolari di riferimento coinvolti nelle 4 fasi della pedalata (quadricipite, bicipite femorale e flessori dell’anca), con l’obiettivo di migliorare sensibilmente il gesto tecnico fino a renderlo perfettamente rotondo e ottimizzare il consumo energetico.
Il meccanismo che rende così uniche le pedivelle indipendenti Forza Pura è quello del sistema di blocco/sblocco Fast&Easy, che consente di passare in modo facile, immediato e sicuro, dalla modalità classica (pedivelle vincolate al movimento centrale), alla modalità indipendente e viceversa. Ecco quindi che in pochi secondi e con un semplice click si può passare dalla pedivella classica a quella indipendente che richiede uno sforzo maggiore in termini fisici ma che permette di ottenere risultati sorprendenti in quanto permette di allenare i muscoli in maniera ottimale.
Un nuovo modo di allenarsi grazie alle pedivelle indipendenti
Con questo sistema, infatti, possono essere svolti lavori per migliorare l’andamento della pedalata riducendo l’alternanza di spinta-trazione che determina l’oscillazione della potenza espressa sui pedali.
Oltre a questo, possono essere eseguiti altre tipologie di allenamento specifico per l’outdoor, in one-leg o in parallelo. Grazie al sistema Fast&Easy è possibile tornare in qualsiasi momentoalla modalità di uso classica una volta terminato l’allenamento in outdoor, evitando di stancarsi eccessivamente e annullando il rischio di non poter terminare l’uscita. Tutto questo mediante azionando una piccola leva in modo semplice, immediato e sicuro.
Collaborazione con Nico Valsesia
Queste pedivelle sono state progettate insieme a Nico Valsesia specialista di endurance e campione mondiale. Il costo? Beh, le novità, gli investimenti in ricerca e sviluppo ed i brevetti come sappiamo determinano un prezzo non indifferente per il cliente finale che si attesta come ordine di grandezza sui 1000€. Perciò per ora le vedremo solamente nella categoria dei professionisti ma con il passare del tempo e la riduzione del prezzo arriveranno a conquistare una fetta di mercato maggiore.
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SR Suntour NCX SP12 – Un upgrade consigliato sulla bici gravel che farà sicuramente la differenza nel comfort durante le uscite insieme all’ammortizzatore Redshift da manubrio.
Le buche, i dossi ed i sampietrini non saranno più un problema grazie al canotto reggisella ammortizzato SR SUNTOUR NCX SP12. Lo si può accompagnare con una sella antiprostatica con scanalatura in carbonio.
Recensione canotto reggisella ammortizzato SR Suntour NCX SP12
PRO: ammortizzazione, regolazione molla, comfort su terreni sconnessi, costo inferiore rispetto i competitor
CONTRO: peso, leggera perdita di potenza sui pedali (infatti, più la bici è rigida e maggiore è la potenza impressa ma peggiore il comfort)
⚙ CARATTERISTICHE TECNICHE ⚙
➤ Corsa della sospensione: 50 mm ➤ Diametro canotto ø: 27.2 mm ➤ Spring: Intermedia regolabile (è quella standard ma si può scegliere anche nella versione hard per i più pesanti) ➤ Estensione minima canotto: 110 mm (da minimo punto di contatto con il telaio fino all’attacco sella) ➤ Estensione minima canotto + sella: circa 157 mm ➤ Estensione massima canotto: vedere sul sito del produttore ➤ Lunghezza totale: 431.8 mm Altre info: datasheet
⚙ PRECARICO ⚙
Con il supporto di qualcuno, siediti sulla bici con le mani e i piedi posizionati normalmente. Chiedere al sostenitore di verificare che il reggisella sia compresso circa di 1/3. Se la compressione non rientra nell’intervallo come spiegato sopra, rimuovere il reggisella dal telaio della bicicletta. Per aumentare il precarico, con una chiave a brugola da 6 mm, ruotare il regolatore in senso orario. Per ridurre il precarico, ruotare il regolatore in senso antiorario, facendo attenzione a lasciare un minimo di 10 mm di filettatura visibile nella parte inferiore del reggisella.
🔧 MANUTENZIONE 🔧
Finché le parti in movimento sono esposte ad umidità e contaminazioni varie, le prestazioni del sistema potrebbero ridursi dopo varie uscite. Per mantenere alte le prestazioni, la sicurezza e la durata del sistema di sospensioni, è necessario eseguire una manutenzione periodica.